April 16, 2020

Tempo di lettura: 1 min.

In base alla piramide di Maslow, i bisogni dell’uomo si dividono in primari e secondari: i bisogni primari sono la fame, la sete, il sonno, la sicurezza, mentre quelli secondari sono bisogni che consentono alla persona di migliorare il proprio stile di vita, come viaggiare, cenare con gli amici, vedere un film al cinema. I bisogni secondari non sono bisogni fondamentali per la sopravvivenza, ma aiutano a vivere meglio.

Il solito pippone didattico che per natura e per mestiere emerge sempre in ogni articolo (e che Giulia sostiene essere la cifra del mio scrivere e quindi mi incita a mantenere) mostra come in questa stranissima fase storica un governo è chiamato a renderci accessibile la soddisfazione dei beni primari e a cercare quali tra i bisogni secondari soddisfare e quali no. In un primo momento, ad esempio, aveva blindato ogni forma di articolo di cancelleria sia dai supermercati che chiudendo le cartolerie, ma la rivolta delle mamme che non avevano intenzione di usare lo zafferano e la porpora per colorare ha fatto modificare il decreto: tolte le transenne a pennarelli, matite e quaderni nei reparti di cancelleria ai supermercati. Se guardiamo al passato, le epidemie che ci avevano colpito avevano la aggravante di essere accompagnate o precedute e quindi favorite da carestie dei beni alimentari. Quindi se non hai la panza piena e procacciare il cibo diventa la necessità quotidiana, col piffero che ti preoccupi dell’aperitivino e del cinemino ai quali rinunciare.

Ma noi viviamo in un’epoca moderna e stiamo affrontando un problema antico come l’uomo, con strumenti che mai l’uomo aveva posseduto prima d’oggi. Vi immaginate Renzo Tramaglino che per tutto il romanzo dei Promessi Sposi vaga per la Lombardia in piena emergenza peste, rincorso dall’elicottero di Barbara d’Urso?

Non solo, ma se per legge vengono garantiti i beni essenziali, perché siamo tutti in sofferenza? Perché siamo in un’epoca che non ci ha insegnato a sopravvivere, ma a vivere grazie alla relazione con gli altri.

Ho pensato alle 10 cose che mi manca più fare in questo momento, e sono tutte in relazione agli altri:

1 Vedere la mia mamma che stira a casa mia (anche perché la cesta dei panni ha preso dimensioni umane), che coccola i miei bambini e ascolta con me la radio, chiedendomi cento volte “ Cosa hanno detto??”

2 Partecipare ad un qualunque cugino’s day, a Pisa, a Roma, a Brescia o a Offida, nella piazza triangolare.

3 Abbracciare i miei nipotini e scoprire le nuove parole che hanno imparato

4 Vedere le mie amiche, non solo attraverso uno schermo, ma negli occhi direttamente per capire quello che provano

5 Andare nel bosco con una mia amica, lasciare le cose brutte e respirare una nuova linfa fatta di aria buona e di comprensione

6 Andare in gita con Alice e godere del suo entusiasmo tanto davanti ad un’opera d’arte quanto in mezzo ad un prato fiorito

7 Entrare nella mia aula, rivedere i miei alunni, sentire il “profeeeeeeeee” cantilenato alla bresciana, il suono della campanella, lo sguardo dello scampato pericolo.

8 Bere un aperitivo sul lungolago d’Iseo quando sta tramontando il sole, meglio se con mio marito

9 Andare con Lorenzo ad un concerto: cantare insieme se la musica è piacevole, ridere e scappare dal teatro se la musica ci fa schifo

10 Scegliere di stare a casa e guardare una serie tv o leggere un libro in giardino o ascoltare “Un giorno da pecora”.

Cindy

Cosa ne pensano le altre Grrr Girls?

Leggi l’articolo di Giulia SIAMO IN PIENA ECCEZIONE. DIMENTICATE LA REGOLA

Leggi l’articolo di Marysun COSE PREZIOSE

Condividi l'articolo con i tuoi amici

Exclusive Content

Be Part Of Our Exclusive Community