December 5, 2019

Categoria: Consigli utili

Tempo di lettura: 2 min.

Avete presente quando sfondate una porta aperta? Ecco. Qui uguale uguale. Se l’argomento di settimana cita “parliamo del cinema e parliamone bene che iniziamo con gli articoli sulle anticipazioni barra recensioni cinematografiche“, io sono la vostra porta aperta. Il cinema l’ho proprio studiato alle scuole, mi sono laureata e specializzata nella sacra arte del cinema, ci vado ogni volta che posso, mi sparo blockbuster night  con i miei amici (voi under 18, sapete cosa sono? Serate meravigliose ispirate all’omonima catena di videoteche in cui entravi e ti perdevi in milioni di videocassette magiche e poi trovavi i pop corn il gelato Haagen Dazs le noccioline gadget pieni di luci e talvolta giochi e poi hanno fatto la sezione delle videocassette usate e tu barattavi… l’hanno chiuso. Piango ancora ogni notte) e guardo i trailer dei film in uscita invece che lavorare nelle pause di lavoro.

Ahaaaa, il cinema. Cos’è il cinema? Tanta roba, ragazze mie. E da tal definizione potete facilmente evincere la media dei miei voti universitari. No, ohu, intendevo nella frase a seguire: il cinema rielabora riti e miti della nostra vita, li prende e li mette in ordinata fila indiana, ce li ripropone e ci chiede delicatamente: avete visto che sto mettendo in scena proprio voi? Non fate caso a quel personaggio fracassone. Lui serve da evidenziatore, esagera in modo che sia impossibile non capire che stiamo parlando di voi. Lo vedete?

Il cinema siamo noi. L’abbiamo inventato noi. Ha percorso un secolo a braccetto con la nostra evoluzione e sa perfettamente come adattarsi al nostro stile di vita, esso stesso fa parte di quello stile. Ci copia in continuazione, ci mostra quello che siamo al punto tale che, a volte, facciamo quello che abbiamo visto in un film perché sullo schermo l’hanno fatto meglio di noi, anzi, il nostro modo di fare alcune cose sembra quasi sbagliato rispetto al modo in cui lo fanno nei film. Fa paura, eh? Inspirate espirate e buttate giù un pugno di pop corn.

Se ci riflettete lo capite anche senza leggere l’articolo (ma leggetelo. Per favore). Sto parlando del cinema quello vero, non il film che ti schiaffi alla televisione mentre tatui la forma del tuo posteriore sul divano.  Intendo quando condividi spazio e tempo con degli sconosciuti in una sala cinematografica, con le dita burrose di pop corn o zuccherate di caramelle gommose, e le vostre emozioni diventano una sola, un sospiro all’unisono. Tipo quando dagli oceani evapora l’acqua sotto forma di vapore e si condensa nelle nuvole e fa una pioggia corale (questa settimana la prof. Cindy non scrive e ho il dovere morale di diffondere intelletto). Mica capisci da dove arrivano esattamente le gocce, piove acqua e basta. Domenica sono andata a vedere Frozen II e piovevo come Londra. Pioveva tutta la sala, soprattutto quando Elsa SPOILER ALERT diventa un polaretto e lancia la sua versione di un razzo di segnalazione, e i piccoli oceani che si formavano su ogni guancia sono evaporati condensandosi in nuvole che hanno piovuto “tutte cose”. Non vi dico cos’è successo al microclima bresciano quando siamo usciti dalla sala e abbiamo visto Anna, Elsa e Olaf che ci aspettavano.

Comunque. Non è che adesso dobbiamo far piovere sentimento e riflessione filosofica ogni volta che andiamo al cinema, basta avere profondo rispetto del mezzo, capito? Rendersi conto che, anche se stiamo guardando “Natale a Monticelli Brusati”, viaggiamo in prima classe.

E non schifiamo Netflix o il dvd, anzi, dove c’è film c’è cinema. E dove c’è cinema c’è arte. Magari meno pioggia e sconosciuti, ma, ehi, se avete una bacinella di pop corn…

Giulia

Cosa ne pensano le altre Grrr Girls?

Leggi l’articolo di Marysun CINEMA: A ME GLI OCCHI!!

Condividi l'articolo con i tuoi amici

Exclusive Content

Be Part Of Our Exclusive Community