November 21, 2019

Tempo di lettura: 1 min.

L’argomento di questa settimana è qualcosa come la calendarizzazione, no, niente che riguardi qualche astrusa pratica aziendale circa la pianificazione della produzione a scapito della componente umana, ma più semplicemente lo scandire del tempo in base a feste, ricorrenze, ecc.. calendario alla mano, appunto. Forte, proprio il tema giusto per me che per scelta non indosso nemmeno un orologio e odio qualsiasi festa umanamente concepita (probabilmente odierei anche quelle proposte da possibili alieni colonizzatori, tranquilli che in questo mi vedrete democratica).

La nostra stimata collega blogger Giulia suggeriva che noi umani (immaginatevela col piglio profetico di Rutger Hauer nel finale di Blade Runner, così, per sfizio) necessitiamo di scadenze, date, feste, per organizzarci, magari anche per fissare dei traguardi: “entro la fine dell’anno devo perdere 18 kg, epperò considerando le festività, no no, meglio rimandare a gennaio”. Non vi avevamo già parlato di pigrizia e sublime tendenza al procrastinare?

Bene, questo certo non si sposa a braccetto con date e scadenze, dopotutto chi l’ha detto che per mangiare il panettone bisogna attendere la vigilia di Natale o per lanciare qualche petardo S.Silvestro?

Questa breve parentesi culinaria e di intrattenimento adolescenziale era per smorzare un po’ ciò che penso realmente delle feste e cioè che mi mettono un po’ di angoscia, in modo particolare quelle che si situano a fine anno. Per esempio non ho mai capito, ma magari ehi, illuminatemi voi, cosa ci sia da festeggiare in un altro anno che se ne va e in uno nuovo che arriva. Se non festeggiassimo quella data arriverebbe comunque e se ne andrebbe senza tanto clamore. E poi c’è il terribilissimo Natale con le sue musichette sparate a bomba nei negozi, le luci accecanti per le strade, gli oh oh oh e gli ah ah ah, l’incubo dei regali e lo spettro dei sorrisi forzati. Ogni volta mi ripeto “no, non ce la posso fare” e poi eccomi di nuovo a guidare su due ruote come Schumacher il 24 dicembre per prendere al volo l’ultimo regalo. Per fortuna ci sono i film natalizi a sostenermi in quelle grige giornate, vi indico i miei preferiti: Babbo Bastardo (un must della vigilia), il Grinch e, all’occorrenza, Nightmare before Christmas.

E voi come vivete le feste, care amiche grrr? Avete qualche suggerimento per sopravvivere a tutta questa “gioia”?

Marysun

Cosa ne pensano le altre Grrr Girls?

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