March 28, 2019

Tempo di lettura: 2 min.

Oggi mi rivolgo alla generazione “Pane&Twilight”. Per chi di voi appartenesse ad un’altra generazione (vi stimo, voi della generazione “Pane&HarryPotter”), riassumo brevemente i personaggi principali. C’è lui, il vampiro, la creatura condannata a succhiare il sangue degli umani che, rifiutandosi di aggiungere l’omicidio seriale alla vampiresca dannazione eterna, decide di succhiare solo il sangue di animali boschivi e vivere una vita “normale” tra i teenagers di un quieto liceo americano. Lui, vampiro, c’ha i poteri. Non vola, ma salta in altissimo e corre velocissimo e brilla al sole e legge nella mente. Poi c’è lei, la Bella di nome e di fatto, con il potere di inciampare dappertutto e con la verve di un’entrecote di manzo. Succede che, complici gli ormoni in subbuglio del quieto liceo e complice il fatto che lui non riesce a leggere nella mente di lei, i due iniziano a rincorrersi flirtare frequentarsi e, ovviamente, confessare le rispettive magagne.

Lei: “Sono timida e un po’ deficiente. Cappotto anche sui terreni piani”
Lui: “Oh, beh, io sono un vampiro”

E scatta l’amore folle. Non vi spoilero il finale, ma sappiate che la forza di questo amore, analizzato in tutte le sue declinazioni, si riduce ad un singolo concetto: lei gioca con la morte. Voglio dire, non ti sei messa con uno che non fa la raccolta differenziata, occhei? Oh, Bella, ti sei messa con un vampiro. Devi mettere in conto che vivi nel pericolo di essere azzanata alla giugulare in ogni momento, se a lui parte il raptus vampiresco, e correre continuamente sul filo del rasoio ti fa sentire all’ennesimapotenzamente viva. Una sapiente miscela di pericolo e incertezza che pompa adrenalina nel sangue e accende i tuoi sensi, un po’ come quando bevi 15 Vodka Red Bull nella stessa sera non digerisci la peperonata e credi di avere un infarto in corso.

Ci siamo? Ecco. Quando scatta la spia della riserva sulla mia macchina, a me succede esattamente la stessa cosa. Il pericolo, signore mie, voglio il brivido del pe-ri-co-lo. Voglio vivere al massimo ogni singolo momento al punto tale che devio dalla trafficatissima tangenziale per insinuarmi su stradine rurali che manco Google Maps conosce. Resto a piedi? Il sangue scorre veloce. Torno a casa? Il cuore martella nel petto. Sbuca il vampiro di Twilight con un cervo in bocca? Le mani sudano a garganella. E viaggio, viaggio, viaggio, accendo pure l’aria condizionata nel tentativo di accelerare il processo di combustione petrolifera. Debbo dire che sul mio maggiolone scalcagnato la suspance si tagliava col coltello. Una notte mi sono fatta la tratta autostradale Agrate – Brescia Ovest in riserva (sì, notte. Sì, finivo un turno di lavoro. No, non quel lavoro che pensate voi) e quando ho parcheggiato nel mio garage pesavo di 2,7 Kg in meno di quando sono partita. Robe da matti. Purtroppo il diabolico marito ha barattato la mia scalcagna-mobile con una macchina di ultima generazione e adesso compaiono i numeri dei chilometri che la riserva mi consente di fare, cortesia d’ingegneristica maschile che distrugge il meccanismo vampiresco di base. Avrei dovuto cambiare marito invece che macchina… la prossima volta.

Giulia

Cosa ne pensano le altre Grrr Girls?

Leggi l’articolo di Cindy DELL’ORGANIZZAZIONE DI UNA DONNA CONTEMPORANEA: GESTIRE LE SPIE GIALLE SUL CRUSCOTTO

Leggi l’articolo di Marysun ANDIAM ANDIAM IN RISERVA NOI ANDIAM

Condividi l'articolo con i tuoi amici

Exclusive Content

Be Part Of Our Exclusive Community