May 14, 2020

Categoria: Consigli utili

immagine in evidenza nell'articolo chi ha convinzione non aspetti convinzione

Tempo di lettura: 2 min.

Avvocato della difesa: chiamo a testimoniare la mia cliente, la signora Giulia Barucco.

Giulia Barucco: signorina, prego.

In aula si sentono leggeri colpi di tosse.

Avvocato della difesa: per favore, giuri solennemente di dire tutta la verità e non nascondere nulla di quanto è a sua conoscenza…

Giulia Barucco: ma che formula è?

In aula si sentono risatine malcelate da leggeri colpi di tosse.

Giudice: silenzio! Signorina, si fa notte. Giura o no?

Giulia Barucco: mi scusi vostro onore, dicevo che nei film dicono tutta la verità, nient’altro che la verità… dov’è la Bibbia?

Giudice: se non la smette la condanno a non vedere più televisione per 30 anni.

Giulia Barucco: va bene va bene va bene. Giuro.

Avvocato della difesa: signorina Barucco, è vero che lei ha mancato di raggiungere alcuni obiettivi per mancata convinzione, come sostiene l’accusa?

Giulia Barucco: mancata cosa? Ma per piacere. Ogni mattina mi sveglio talmente piena di convinzione, che peso addirittura un chilo in più (rivolta alla giuria: usate la convinzione, che le “ossa grosse” fanno sorgere dubbi) e inizio la mia giornata seguendo scrupolosamente le tappe che mi portano al raggiungimento dei miei obiettivi. Dritta come un dardo avvelenato. Ah, se non dovessi fermarmi di quando in quando per sbocconcellare… poca cosa, sicuramente, ma sono un essere umano e sono schiava della fisiologia. Certo, se poi non avessi l’incombenza della casa… pulisci, raccatta, lava, stira, la cena non si prepara da sola, ci capiamo? Non parliamo degli ostacoli dovuti al mio ruolo di madre, ci sono… ci sono assistenti sociali in aula?

Avvocato dell’accusa: obiezione!

Giulia Barucco: obiezione all’obiezione!!

Giudice: ma che fa?

Giulia Barucco: se obietta lui allora obietto anche io, scusi.

Avvocato della difesa: giudice, chiedo scusa per la mia cliente. Obiezione perché?

Giulia Barucco: eh, bella domanda!

Avvocato dell’accusa: obietto in virtù del fatto che se mio nonno avesse le ruote, sarebbe una cariola!

Giulia Barucco: sta bene, avvocato?

Avvocato dell’accusa: sta dicendo un sacco di fesserie per giustificare il fatto che non raggiunge nessun obiettivo concreto per mancanza di convinzione!

Giulia Barucco: non è vero! Sono madre e moglie e onesta lavoratrice e sono un Acquario!! Il tempo vola ancora di più, quando sei un Acquario, colpa di Nettuno in esaltazione!

Avvocato dell’accusa: ah-ah!

Giulia Barucco: ah-ah cosa? Avvocato? Mi difende o faccio da sola?

Avvocato della difesa: scusi, stavo rispondendo a mia moglie che mi chiede cosa volevo per cena. Dicevamo?

Avvocato dell’accusa: anche l’avvocato non è convinto di difenderla!

Giulia Barucco: ancora? Sa cosa significano i termini sfortuna? Contrattempo?

Avvocato dell’accusa: io no, perché sono determinato.

Giulia Barucco: giudice, abbiamo un dizionario per l’avvocato?

Giudice: credo che la stia prendendo in giro…

La giuria ride. Ride anche l’avvocato della difesa, ma riesce a dissimulare prontamente fingendo una paresi facciale.

Giulia Barucco: mi scompiscio proprio, che ridere.

Avvocato dell’accusa: chiamo a testimoniare Maria Rossi, illustre scrittrice contemporanea.

Giulia Barucco: oddio! Oddio! Ho letto tutti i suoi libri! Oddio!!!!

Giudice: scenda signorina Barucco, che arriva la signora Rossi.

Giulia Barucco: non ci penso nemmeno, mi sposto. Lei si siede con me e ci ammazziamo di selfie. Oh, prego, signora, qui accanto, si. Sta comoda?

Maria Rossi: certo cara…

Giulia Barucco: mi ha chiamato cara!!!!!

Giudice: (picchiando il martelletto) ordine! Silenzio!

Avvocato dell’accusa: signora Rossi, lei è sposata?

Maria Rossi: si. Ho due mariti, cinque figli, dodici cani, tre gatti, un unicorno e a casa, una magione che si estenda dalle Alpi alle Ande, dove la polvere si spande, faccio tutto da sola. I miei figli aiutano molto, certo, ma preferisco che non si tocchi la mia roba.

Giulia Barucco: ma è legale? La storia dei due mariti, dico. Signora, ma come fa? Ma… e non ha nemmeno un punto nero…

Avvocato dell’accusa: eppure, signora Rossi, lei ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissata, sbaglio?

Maria Rossi: non sbaglia, mi ci sono dedicata con passion… eh? Si, dopo te lo faccio un autografo, cara.

Giulia Barucco sviene dall’emozione.

Giudice: per favore. Ordine!

Avvocato della difesa: scusi, ma ci sono certi obiettivi, come diventare una scrittrice famosa, che richiedono anche una buona dose di fortuna e non solo una dose massiccia di convinzione.

Giulia Barucco: hsgsip… avvo… ehskkoisiim

Giudice: cosa??

Maria Rossi: alzati cara, che non si sente una fava

Giulia Barucco si rialza.

Giulia Barucco: bravo avvocato, e infatti, spesso è anche questione di fortuna.

Maria Rossi: confermo.

Giulia Barucco: ah-ah! Ha sentito, avvocato bello? Poi io sono una baciata dalla sfortuna, oserei dire che la sfortuna mi limona duro.

Giudice: signorina!!!

Avvocato della difesa: si tappa la bocca un momento?

Maria Rossi: a me pare una splendida immagine di incertezza contemporanea…

Giulia Barucco sviene nuovamente dall’emozione.

Giudice: avvocati, tirate le somme che qui si fa una certa e devo ancora giudicare un caso di settemplice omicidio.

Giulia Barucco: settemplice è un sinonimo di semplice?

Maria Rossi: stai giù cara, che te lo spiego dopo…

Avvocato della difesa: orbene, siamo qui per giudicare i fallimenti della signora Giulia Barucco, creatura settemplice e…

Maria Rossi: no caro, si dice semplice. Quell’altro è l’aggettivo numerale di sette.

Avvocato della difesa: ah, eh… certo. Creatura semplice e genuina nella sua vita ricca di contrattempi. Non è colpa sua, ma del destino, che, tutti lo sanno, è cinico e baro. Fortuna, contrattempi, destino, tutti elementi che concorrono a distogliere chiunque da un obiettivo.

Giulia Barucco (rialzandosi): avvocato, scusi, si è dimenticato l’influsso lunare. Se controlla le maree, ci sarà pure un controllo minimo sulla vita delle persone, no?

Giulia Barucco sorride a favore di giuria, congiungendo le mani al petto.

Avvocato dell’accusa: la strada che ci conduce all’obiettivo è ricca di ostacoli, fa parte della vita. Quella strada piena di ostacoli è la definizione stessa di vita. Significa che dobbiamo limitarci a cadere passivamente su di essi, fermandoci al primo ostello che incontriamo o, peggio, prendendo la via in discesa perché più facile da percorrere? Selezionando i nostri obiettivi a seconda della facilità con cui potremmo raggiungerli?

Giudice: molto bene. Lascio alla giuria il tempo di arrivare al verdetto.

Amiche mie, credo che il giudice si aspetti una risposta da voi…

non pensiate che abbia messo in piedi questo teatrino per sbarazzarmi della patata bollente, naaa, ma ci mancherebbe, che idea… eh, si, ma ognuno, voglio dire… ma guardate che ore sono! Devo scappare!

Giulia

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