June 20, 2019

Categoria: Consigli utili

Tempo di lettura: 2 min.

C’era una volta una ragazza bella e brava. Aveva interessi, vestiti fashion, amici a mazzi, amori in corso e condivideva serenamente le prove fotografiche di tale esistenza piena su diversi social. Poi spense il computer. E tutto ebbe fine. Prima si oscurarono i cieli, poi le macchine presero gli umani e li trasformarono in batterie mini stilo… no, scusate, mi sono confusa con Matrix, ma questa settimana mi tocca la delicata sfaccettatura antropo-socio-psico-filosofica del cyber vuoto creato dai social e volevo buttarla sulla narrazione. Facciamo che ricorro a sintetici punti e provo a giustificare un malumore sociale che esiste da almeno 10 anni (Silvia era talmente impegnata col lavoro che si è accorta lunedì di questa tragedia informatica e ha voluto che ce ne occupassimo SUBITO).

1- Tutti consapevoli dell’accoppiata 5000 amici su Facebook=non ho idea di chi siano i miei vicini di casa? Stiamo parlando spannometricamente, eh, non sia mai che qualcuno senta il mio ditone indice puntato contro, e comunque la sezione lamentele la gestisce Silvia. Io pure ho un botto di amici su Facebook, alcuni dei quali non mi riconoscono quando passo per strada. Ma è normale, è la sindrome del dito svelto (che ha sostituito quella del piè veloce) per cui clicchiamo a nastro i suggerimenti di amicizie che il Facebook ci propone senza nemmeno capire se sono umani, alieni, macchine o unicorni. Di conseguenza, se siamo attaccati al telefono a scorrere le foto altrui, non abbiamo tempo di organizzare, che so, la gita a Montisola con il vicinato, Io capisco. Il giorno ha 24 ore e noi una soglia di attenzione di 3 minuti alla volta.

2- E poi presentarsi feisTOfeis richiede anche una dose di coraggio che non tutti tengono in saccoccia. Devi buttarti, superare lo scoglio dell’autostima (permettetemi di fornire adeguata definizione: l’autostima è quella cosa astratta che vive nel tuo cervello e sussurra dal di dentro cose come “sei cicciona. So che si dice grassa, ma nel caso tuo si dice proprio cicciona” e “com’è che questo colore di capelli dona a tutte tranne che a te?!”) e avere fiducia nelle relazioni aperte e spontanee e nella razza umana in genere. Quindi come biasimare le App di appuntamenti on-line, che ti consentono di appollaiarti sulla tua poltrona, nella sicurezza della tua casa, con la tua tazza porta fortuna piena di caffè corretto grappa? In più queste App ti consentono di prendere a calci in culo ridimensionare la vocina diversamente simpatica dell’autostima con una “descrizione” di una manciata di caratteri. Nessuno ti vede, capito? Eh? Roba che puoi arrotondare il tuo metro e 57 a 1 e 80 e toglierti due taglie senza quella cazzo di dieta mediterranea che ti aveva tanto raccomandato il dottore. Serve una foto? Sbattici un primo piano di Angelina Jolie e buttala sulla storia “ognuno di noi ha 7 sosia, una delle mie è Angie”. E via! Corri incontro all’amore senza pensieri, sperando che non sia un flirt estivo, che il tuo “lui” digitale non sia un pensionato di Bari o un farfallone con 18 profili aperti e che, come ci si chiedeva una volta, non sia un flirt dettato dall’ormonella tardo primaverile e che la vostra relazione duri più del successo di un tormentone estivo prodotto da Takagi e Ketra.

Personalmente preferisco la vecchia scuola. Ma sapete perché? Se quello ti molla oppure, ‘tacci sua, taglia la corda fingendosi uno dei tanti cervelli in fuga all’estero, l’hai visto fisicamente e a due o tre quesiti basilari puoi rispondere (dove abita? Si droga? Si mette le dita nel naso?), ergo, il cucchiaio esiste e puoi sperare di rintracciarlo per:

– prenderlo a legnate sui denti;
– dichiarare il tuo amore;
– metterlo a conoscenza del fatto che il figlio che hai in grembo sia suo.

Cose così, capito? Se invece elimina il suo profilo dalle App di dating, checacchiofai? Chi randelli? Sono una che è nata e cresciuta nell’era analogica e devo toccare con mano la qualunque, altrimenti mi scoccio. Ehi, sono comunque giovane e aperta a nuove esperienze. E Matrix resta uno dei miei film preferiti.

Giulia

Cosa ne pensano le altre Grrr Girls?

Leggi l’articolo di Cindy QUANDO ANCORA SI SCRIVANO LE LETTERE

Leggi l’articolo di Marysun LA APP TI FA BELLA

Condividi l'articolo con i tuoi amici

Exclusive Content

Be Part Of Our Exclusive Community