LADY SISSI, PERFORMER BRESCIANA DI BURLESQUE, PARLA DELLA SUA ESPERIENZA ARTISTICA

August 29, 2019

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La mia avventura inizia 10 anni or sono, da un articolo di giornale. Il bar che frequentavo allora per il caffè di rito prima del lavoro era gestito da una splendida ragazza che mi fece leggere un articolo: corso base di burlesque. Prenota la tua lezione. Io chiesi divertita: cos’è il burlesque?? Ma prenotai la mia lezione, prima ancora di avere la risposta. E fu amore a prima vista. Avevo 45 anni, un’età critica per una donna, quella in cui si tirano le somme di una mezza vita già vissuta e di un pezzo di vita ancora da percorrere. Sta di fatto che mi iscrissi al corso e, credetemi, la mia vita cambiò.

Da definizione, il burlesque (propriamente “burlesco”) è un genere di spettacolo satirico che nacque in Inghilterra nel XVIII secolo e acquisì durante l’Ottocento caratteristiche più comiche e parodistiche (…) era composto alla fine del XIX secolo da caricature, canzoni e danze di ballerine (col tempo sempre più svestite) che eseguivano anche spogliarelli. Quindi, col passare del tempo il burlesque ha perso il suo elemento caricaturale divenendo sempre più simile al varietà *

Le lezioni furono per me un toccasana. Mi insegnarono l’ironia. Mi insegnarono la sensualità. Mi insegnarono l’autostima, la bellezza, la burla. Il burlesque mi ha insegnato ad essere libera dai pregiudizi, a sentirmi bella a 54 anni, ad accarezzare i miei difetti con ironia e ad inventare regole che metto rigorosamente in pratica ogni giorno. E poi?

La mia sfida più grande fu esibirmi su un palcoscenico. La mia insegnante mi disse (e lo ricordo come fosse ieri) che il burlesque poteva essere presentato in mille modi e con mille sfaccettature: dovevo solo trovare il mio modo. Salire su un palcoscenico mi ha spinto a trovare il confine che separa il ballo, gli abiti, lo spogliarello e l’arte dalla volgarità, che non fa assolutamente parte del burlesque.

Che vogliate o meno esibirvi e diventare performer, considerate il burlesque come un modo per completarvi, anzi, per ritrovarvi.