December 12, 2019

Categoria: Consigli utili

Tempo di lettura: 2 min.

Allora. Spero vivamente che anche voi, quando leggete un libro molto bello e vi innamorate a prima lettura della protagonista femminile, vi ritroviate a fingere di essere quella protagonista e ad agitarvi come un’anguilla mentre ella fa cose lungo la storia. Si. Si chiama la magia dell’immedesimazione. Ma io dico proprio leggere ad alta voce i suoi dialoghi, interpretarla fino in fondo, farvi guardare da vostra figlia (che credevate addormentata e invece vi osserva da 20 minuti con un sopracciglio alzato) come se aveste sulla testa un nido di cuculi. Che vi devo dire… credo niente: lo sanno anche i pandori che leggere fa bene alla salute mentale (non sono partita con l’introduzione giusta, ma sapete che dico il vero), accende i sensi e stimola la fantasia, vi porta di peso in un mondo completamente diverso di cui voi, ovviamente, siete le regine incontrastate e, cosa che assolutamente non guasta, a seconda del genere di libro a cui vi dedicate, vi fa persino venire voglia di tenerezze coniugali. E’ risaputo che la trilogia di “50 sfumature” ha contribuito a ribaltare le percentuali disastrose delle nascite mondiali degli ultimi anni. La fanno leggere anche ai panda.

Essendo che sto dicendo cose ovvie, che il book is the new black, che la lettura fa bene e apre le menti e i pori della pelle e che fa vivere avventure straordinarie e che tutti dovremmo girare per le strade con dei libri sotto l’ascella (e non per raddrizzare tavolini diversamente dritti), cerco di buttarmi dall’altra parte della barricata, dalla parte di quelli che “oh, io aspetto che esca il film”. Molto bene, grazie della domanda. Vi spiego ora le sottili differenze che intercorrono tra lo spappolarsi sul divano col plad a scacchi a leggere un libro e lo spappolarsi sul divano col plad a scacchi a guardare un film.

PRO DEL FILM          

1 – Puoi mangiare i pop corn e generalmente ogni schifezza che ti capita a tiro, avendo le mani libere e la consapevolezza che imbratterai giusto due o tre pulsanti del telecomando (ma se ti prepari bene, neanche quelli)

FINE PRO DEL FILM

PRO DEL LIBRO

1- Immagini tutto e come vuoi tu. Gli scrittori potranno essere eccelsi nelle descrizioni fino ad un certo punto, oltre il quale sta a te decidere esattamente l’aspetto dei personaggi e dei luoghi. Si spera non degli eventi, altrimenti “ti stai facendo un film” e siamo nella categoria sbagliata. Nel film puoi completare con l’immaginazione ben poco, e spesso, quando i registi scelgono una protagonista femminile tipo Nicole Kidman o Gal Gadot, l’immedesimazione viene leggermente meno. Almeno, nel mio caso.

2 – I film devono concentrare l’azione in tempi abbastanza ristretti, due o tre ore al massimo (cosa che sembra essere sfuggita al regista de “Il signore degli anelli”. Ti perdoniamo, Peter.), mentre i libri possono letteralmente allenarti i bicipiti con il peso di una lunghezza da vocabolario. Il fatto non sta nel “finirò di leggerlo a un passo dalla pensione e mi sarò persa gli anni migliori della mia vita”, ma al contrario nel “vivrò a lungo coi personaggi e quando avrò finito mi sembrerà di riporre sullo scaffale una parte della mia famiglia”.

3 – Decido io come e quando leggere, quante pause fare, dove vivere quelle avventure. Sono in mezzo alla giungla? Trovala tu la connessione a internet o una presa della corrente per guardarti un film. Ah, devi anche trovare uno schermo utile. Ma puoi leggere, se una tigre non ti fa a brandelli il libro (o le tue guance rosse).

4 – E’ solitamente un’esperienza solitaria e totalmente appagante. Ci siete solo tu e i tuoi personaggi, perché difficilmente leggerai ad alta voce con altre venti persone senza dare di matto. Solitudine ed estrema concentrazione, pace e raggiungimento della piena goduria mentale e fisica. Nessuno vi rompe le balle, insomma, con frasi altamente moleste tipo “Cos’ha detto?? Eh? Torna indietro!” o “Schiaccia pausa, vado in bagno. Schiaccia pausa, vado a prendere la Coca zero. Schiaccia pausa, vado a dormire”.

5 – Scientificamente provato che la lettura attiva il cervello, ti costringe a pensare immaginare ragionare, il film molto meno, se non addirittura appiattirti il cervello in caso di film verso cui non provi il minimo coinvolgimento. Prova a chiedere a qualsiasi madre del mondo se preferisce vedere i suoi figli leggere oppure rincoglionirsi ciondolare davanti alla tivù.

6 – L’effetto donna sofisticata va da sè, e quello che va da sè fa per tre (esiste anche questa versione, va bene?).

7- So che a questo punto vi sto facendo stancare di leggere, che sarebbe praticamente il contrario di quello che vorrei ottenere. Quindi me ne vado. A leggere.

Giulia

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