August 1, 2019

Categoria: Consigli utili

Tempo di lettura: 1 min.

I viaggi all’estero sono un’occasione importante per conoscere nuove culture, vedere architetture diverse, assaggiare cibi alternativi e comunicare con persone che parlano una lingua diversa. Quando vado all’estero, l’aspetto che mi inquieta di più è proprio la comunicazione in inglese. Premetto che la mia conoscenza dell’inglese sfuma con l’età, ma c’è stato un periodo in cui leggevo in lingua persino i grandi classici della letteratura inglese. Praticavo però poco la conversazione e quindi esprimermi in inglese mi ha sempre causato un po’ di imbarazzo: ho sempre oscillato tra il balbettio per la paura di fare una pessima figura e la parlata disinvolta da italiana che se la tira, quindi quando potevo… delegavo! Una volta mi trovavo a Praga e mi sono persa: ho vagato per tre lunghe ore prima di trovare il coraggio di chiedere aiuto a qualcuno!!

Mio marito adora invece comunicare con il mondo, pur non parlando alcuna lingua straniera: comunica con gli occhi, con i gesti, alza la voce come se parlasse con un sordo e non con uno straniero. In Guatemala regalò delle penne e dei quaderni ad un bambino. Questo ritornò per chiedergli qualcosa per “ Mi hermano” e mio marito si rivolse a me chiedendo: “Ma abbiamo qualcosa pure per Ermanno? Sarà un suo amico!”… però lui adora comunicare e a parte qualche inevitabile equivoco, ci riesce perfettamente. L’ho visto giocare a carte con un messicano ridendo delle battute reciproche (chissà che si dicevano!!). Io rimango sempre un po’ in disparte, forse per timidezza, ma ho capito che la voglia di comunicare e di conoscere passa da ben altro che dalla lingua, che è solo un mezzo.

Cindy

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