SALVIAMO LA NOSTRA GENERAZIONE

September 26, 2019

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Da non confondere con gli allarmanti titoli pro-salvaguardia che citano “siamo l’ultima generazione che può salvare il pianeta” e che ti fanno venire voglia di morire per tua medesima mano invece che per lo scioglimento massiccio dei ghiacciai o del rogo di tutti i polmoni verdi del globo. Ma come l’ultima generazione?! Voglio dire, un po’ di colpe non le posso addossare alle mie figlie? Sono talmente agitata che quando mi lavo i denti e malauguratamente dimentico l’acqua aperta, immagino che un intero villaggio del terzo mondo non riesca a bere. Se non schiaccio le bottiglie di plastica in senso longitudinale, visualizzo panorami in cui le montagne sono fatte di plastica. C’è pure la capretta che cerca l’erba e non la trova. Una disperazione continua. Per forza poi che una si butta sugli zuccheri complessi, sono l’unica cosa che fornisce serotonina immediata e pensieri colorati… moriremo tutti, capito?? E mentre moriamo avremo la consapevolezza che abbiamo chiuso gli occhi di fronte all’estinzione dell’avvoltoio monaco e del gobbo rugginoso per concentrarci sulla proliferazione di pollame che noi banchettiamo col petto di pollo e non la coscia di gobbo e adesso faccio merenda, tranquille.

…un muffin allo yoghurt dopo…

Dicevamo, prendiamo gioiosamente atto che l’argomento della settimana è la salvaguardia di un’intera generazione, la nostra. Se tutti noi ci mettiamo d’impegno, per cui io salvo la mia, tu salvi la tua e egli salva la sua, già nel fine settimana siamo tutti bell’e che salvi.

Ecco di seguito l’elaborato piano per salvare la gente a mazzi. Innanzitutto, non aver paura di lanciare messaggi di pace e intelligenza. Voglio dire, io sono cristana, eppure non mi metterei mai a fare la Papa Girl, perché? Perché mi prenderebbero un tantinello ~~per il culo~~ in giro. MALE! Se credo fortemente in una cosa, perché mai dovrei fingere di non crederci?! Magari tante persone credono in quella cosa e non si espongono per una serie di motivi (Vergogna? Timidezza? Mancanza di zuccheri complessi?) e se tu ti fai avanti, loro si sentiranno comprese e si faranno avanti dietro di te. Che avanti dietro sarebbe un ossimoro, ma avete capito il concetto, e tu ti fai portavoce di una cosa condivisa. Quindi lotta per quello in cui credi e non avere paura di niente e nessuno. Ecco, il problema sorge nel caso in cui, che so, sono un individuo border line mancante di empatia che ama scuoiare gli scoiattoli, e me ne vado in giro prendendo a badilate le persone che non scuoiano gli scoiattoli. Insomma, il piano per la salvaguardia generazionale parte dal principio di non essere individui border line. Fin qui, direi che non fa una grinza.

Poi scegliamo con cura quello per cui battersi, ed evitiamo di fare propaganda per qualsiasi cosa.

Vogliamo l’uguaglianza! Basta confini fisici territoriali e mentali! Meglio rinunciare ai latticini! Togliamo i dossi dalle strade di paese! Gardaland aperto fino alle 23 anche d’inverno! Altrimenti finisce come la storia “Al lupo! Al lupo!”, diventiamo una voce senza sostanza e tutti combatteranno tenacemente per rinchiudervi o sedarvi. Io vorrei farmi portavoce di una cosa, che, devo ammettere, mi attanaglia da alcuni mesi, e sarebbe… trovare il mio posto come donna e come persona. Intendo, non sono nomade. La casa ce l’ho. Eredi e marito pure, volendo anche sani hobbies e il lavoro… ma spesso e volentieri mi chiedo cosa significhi essere una donna forte al giorno d’oggi. Ieri la mia testimone di nozze mi ha detto: “semplicemente, devi trovare il modo di dare qualcosa di te per rendere migliore il mondo”. “SEMPLICEMENTE?!”. “E devi farlo attraverso i tuoi talenti”. Quindi la questione di sposta sul talento, sul saper fare, sull’attitudine… io, dal canto mio, salvo la mia generazione chiedendo alla mia testimone di nozze di scrivere e spiegarci il concetto, e mi sento di aver fatto molto. E comunque, cerco donne con cui condividere la passione per la religione e fondare l’equivalente femminile dei “Papa Boys”.