November 14, 2019

Categoria: Consigli utili

Tempo di lettura: 2 min.

Oggi sono felice come una bimba a cui regalano il camper delle Barbie (o la casa di Malibu): posso dedicarmi all’elettrizzante argomento settimanale, la ricerca di un senso al Novembre, ricorrendo all’aiuto di un secondo argomento, che, toh, sarebbe casualmente il mio argomento preferito: la costruzione di una NARRAZIONE. Mi sembra di un’evidenza accecante che non si possa parlare di Novembre senza la NARRAZIONE, vero? Vero?? E tale magica invenzione va scritta in maiuscolo, urlata in fase di lettura, osannata in ogni sua forma, usata almeno tre volte nel corso di una giornata (voi non ve ne accorgete, ma anche quando raccontate le bugie state usando la sacra arte della NARRAZIONE) e, vi ricordo, preferibilmente associata al Novembre.

Il GrrrPower Sussidiario Presents: gli elettrizzanti segreti della NARRAZIONE.

Esistono 92750913658736923697869876210975610756875mila milioni di miliardi di storie, che siano fiabe o testi o film o fumetti (o bugie bianche che talvolta somministro a Marito), ma la cosa bella della NARRAZIONE è che, gira e rigira, la struttura di base è sempre la stessa. Un po’ come io e Angelina Jolie che condividiamo lo stesso scheletro, o mio marito e Einstein lo stesso numero di globuli rossi. E questa non sarebbe magia?? Credo che il termine giusto sia miracolo. Ogni storia si basa su una struttura comune ma ti saltano fuori cose come Cime Tempestose e My dilemma is you… comunque: tra le piccole semplici fondamentali fantasmagoriche regole per confezionare una buona narrazione, la prima di sicuro è “trovare un cattivo perfetto”, perché quando il cattivo è cattivo, se ne va dritto per la sua strada a fare stragi e l’eroe deve lavorare tantissimo per fermare le stragi, e se il cattivo è cattivissimo ammazza anche qualcuno dei buoni e al lettore o spettatore viene uno spasmo muscolare allo stomaco, ma poi capisce che essendo il cattivo cattivissimissimo tutto ha un senso e, per magia, la storia diventa ricca di colpi di scena e maledettamente credibile. Oh, e tutto questo solo azzeccando il cattivo. Pensate se si azzeccasse anche l’eroe. Uno non troppo buono, che nel 2019 lo sanno anche gli ovetti Kinder che siamo fatti di luce e ombra, uno che fa le battute al punto giusto, che non si piange addosso, che mangia piccante, che tira limoni alla gnocca di turno e che magari ha tanti amici con cui condivide il sano hobby di pestare gli alluci ai cattivi. Ho il dovere morale di dirvi che “eroe” significa protagonista, non sto parlando di Iron Man o Batman, va bene? Bene. Credo di avervi detto tutto. Adesso fate attenzione alla manovra che ci porta dall’argomento collaterale a quello centrale. Rullo di tamburi…………

Se al casting ti si presentano i mesi dell’anno, prendi al volo Dicembre per fargli fare l’eroe, pigli Agosto per fargli fare il cattivo, e vedi di dividerti in modo equo tutti gli altri mesi.

Dicembre è il mese del Natale, dei pandori, della gioia sempiterna, degli addobbi intermittenti, però fa un freddo porco e se nevica si intasano tutti in tangenziale, quindi direi che è un eroe da manuale: buono buonissimo dentro, burbero e freddo come un polaretto fuori. A quello stronzo di Agosto, con la pressione della prova costume e del caro vacanze, fai fare il titano pazzo, quello che vuole sterminare metà del calendario, avvalendosi della potenza dei mesi estivi e della loro arma: il surriscaldamento globale. Che racconto attuale, eh? Inutile dire che, a questo punto, ai mesi invernali parte la trebisonda e decidono di aiutare Dicembre a fronteggiare quegli invasati degli estivi. I mesi primaverili avrebbero da preparare un sacco di cose con la Pasqua in mezzo e la fine della scuola che tutti devono studiare organizzare i saggi e sentire la puzza della prova costume. Ottobre decide che, con Halloween e le castagnate, deve organizzare un botto di roba e fa la Svizzera della situazione. Chiamano Settembre. Al povero Novembre non se lo fila nessuno. Ecco, nella NARRAZIONE annuale, Novembre fa sicuro la parte di quel ragazzo volenteroso e pieno di idee che alza la mano in continuazione e vuole essere utile, ma che muore per un futile motivo nei primi 10 minuti o nelle prime 20 pagine. Voglio dire, futile motivo, fu-ti-le, non gli danno nemmeno la soddisfazione di una fine eroica, sotto la lava di un vulcano aizzato da Agosto, ma semmai per una bruciatura che gli fa una bizzarra allergia e boom. Morto. Tra l’altro tutti dichiareranno di volerlo ricordare con amore, e che meno di un battito di ciglia dopo dimenticano chiedendosi: “Oh, ma allora a Capodanno tu che fai?”. Alla fine Febbraio decide di sfruttare il Carnevale per vestirsi da Agosto e dichiarare resa e quegli idioti dei mesi estivi ci cadono come dei polli, e tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle dei polli.
Con due o tre dettagli nel mezzo, potremmo presentare questa storia a un produttore cinematografico, intitolandola ovviamente “A Novembre”.

Giulia

Cosa ne pensano le altre Grrr Girls?

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